Gente che Legge è il titolo di una mostra fotografica organizzata da Paolo Benini, fotografo, nel 2015, presso la Biblioteca C.E. Gadda di Melegnano e a Milano, presso la libreria universitaria Franco Angeli Bookshop. Trovo ancora interessante e attuale il portfolio fotografico collettivo che ne è derivato e lo propongo ai lettori di Diatomea e chiunque sia interessato a una riflessione sulle nostre abitudini correnti.
Il tema della lettura inquadrato con l’obiettivo della fotocamera.
L’idea è scattata nella mente dell’ideatore, Paolo Benini, per via dell’overdose di persone che vediamo quotidianamente sui mezzi di trasporto e non solo, letteralmente ipnotizzate dallo schermo del loro smartphone.
Evidentemente un’importante trasformazione è avvenuta da quando sul tram si sfogliava un quotidiano, o si leggeva un libro nelle lunghe percorrenze.
Gente che Legge è una bella rassegna fotografica alla quale hanno partecipato vari autori.
Una raccolta di immagini di gusto classico che illustra il nostro rapporto con la lettura, spaziando nei vari ambiti nei quali si può svolgere questa attività, e che ritrae un universo di individui colti in uno dei momenti fra i più personali, se vi facciamo caso, nell’ambito delle abitudini comuni. Sfogliare un libro, leggere un romanzo, un messaggio al cellulare o una e-mail; un immergersi in un mondo interiore abitato fondamentalmente da due soggetti: noi e il testo davanti ai nostri occhi.
Scattare queste foto ha significato cogliere quel preciso momento di intima comunicazione fra il lettore e il libro o dispositivo mobile fra le sue mani.
Infatti qui assistiamo a un cambiamento epocale: dal cartaceo all’elettronico, dal libro, rivista, o giornale quotidiano che ancora sopravvivono presso gli audaci sostenitori della tradizione, a qualcosa di nuovo offerto dall’evoluzione tecnologica: Pc, tablet, telefono mobile.
Una corposa presenza di e-books, testi e messaggi in formato digitale, ormai molto diffusi nella nostra realtà.
C’è forse differenza di fruizione fra il mezzo di comunicazione tradizionale e lo smartphone che teniamo comodamente in tasca e compulsiamo avidamente durante i nostri viaggi sui mezzi di trasporto, quasi fosse così necessario da non poterne fare a meno ?
Qualche anno fa qualcuno organizzò un divertente guerrilla reading a bordo di un tram milanese: alcuni volontari all’improvviso e in sequenza hanno letto brani di libri, ad alta voce, per scuotere i presenti catturati dal loro cellulare.
Che ci si trovi in autobus o comodamente seduti sul sofà nella sala d’aspetto del nostro medico, come ingannare il tempo dell’attesa? Un quotidiano, un libro un messaggio di WhatsApp, ci intrattengono regalandoci un po’ di distensione, un momento di transizione tra un’attività e l’altra, quale che sia l’esperienza che ci attende, il semplice recarci in un luogo o sederci sulla poltrona del dentista.
Le foto presenti in questa raccolta sono una valida rappresentazione di questi siparietti di lettura a carattere multimediale e non, un buon esempio di fotografia d’attualità che compone un indovinato affresco del tema in oggetto.
Gli autori delle immagini hanno saputo cogliere qualche interessante momento topico tale da formare immagini dotate di contenuto espressivo, un giusto mix di stati di grazia dei lettori ignari protagonisti, una carrellata dinamica, piacevole.
Un modo simpatico per pilotarci nel presente tecnologico che coinvolge anche l’esperienza della lettura, senza annientare la tradizione che resta viva in noi.
Gli autori delle foto in mostra:
ANDREA ABBIATI
LUIGI ALLONI
ALESSANDRA ANTONINI
PAOLO BENINI
LOREDANA BONDIOLI
MAURO CORTESE
ROBERTO CREMASCO
FRANCO GALLIENI
ANTONIO GIANNOTTA
MARCO LAMBERTO
MAURO LAZZARI
CLAUDIO MANENTI
RITA MANGANELLO
GIUSEPPE MORELLO
ANTONIO NAPOLI
CARLO ORIANI
ANGELO PERACCHI
MARCO VICARDI
LEONARDA VIRETTI
Rita Manganello è milanese di nascita, amante della fotografia e del cinema da quando ha memoria. Dopo gli studi classici e la Scuola di Giornalismo, ha lavorato in società multinazionali di primaria importanza nell’area della comunicazione e delle risorse umane, maturando un profilo professionale che le consente, oggi, di avere uno sguardo aperto alla contemporaneità. Giunta a fine carriera torna a dedicarsi alle passioni di un tempo fra cui la fotografia, il cinema, l’arte e la letteratura. Alterna l’attività di esplorazione fotografica a quella redazionale e si occupa di lettura dell’immagine per i colleghi fotografi.