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Cari lettori di Diatomea, mi piace ricordare il senso profondo della geopoetica, ben rappresentata da Davide Sapienza, forse spinta da pressanti considerazioni sull’ambiente e i destini del pianeta, in particolar modo in un periodo così difficile per tutta l’umanità flagellata dalla pandemia.

Autore del bellissimo libro Il geopoeta – avventure nelle terre della percezione, Davide ripropone nel suo sito questa riflessione sulla montagna, la sua natura, la sua essenza vitale.

È necessario un richiamo al concetto di metabletica come trasformazione, spinta evolutiva che può produrre metamorfosi sul piano emotivo, cognitivo e relazionale per  innestarsi, di conseguenza, nel tessuto sociale. A questo riguardo è facilmente comprensibile quale può essere la nostra responsabilità di abitanti e co-creatori di un ambiente fisico e psichico che va oltre l’idea di territorio. In assenza di questo procedimento, si rimane in superficie, ancorati alle categorie di pensiero novecentesche e, parole come “orientare lo sguardo”, “promuovere il cambiamento” e altre locuzioni care alla politica rischiano di rimanere il solito cantiere di buone intenzioni che mai si realizzano.

È auspicabile per l’autore che la metabletica agisca da medium affinché lavori tra gli strati profondi della personalità, connettendo quelli latenti che il territorio rende vivi, chiedendoci il dolce sforzo di prestare attenzione a come siamo diventati.

Ciò significa essere montagna, promuovere la trasformazione, essere il cambiamento.

Profondo conoscitore della montagna, Davide Sapienza si impegna in un dialogo fitto e fecondo con se stesso e chi possiede la medesima sensibilità nell’indagare, tra cognitivo e sensoriale, il DNA della montagna e come ciò si riflette nell’immaginario umano.

Davide intende ribaltare i modelli culturali a cui siamo assuefatti: si sente spesso parlare di transizione ambientale senza che questo tema, con tutte le sue importanti implicazioni, sia considerato con l’attenzione che merita; sovente accade che grandi idee e ambiziosi progetti siano accolti distrattamente dall’opinione pubblica sfiancata da politiche fallimentari.

L’autore, infine, rivolge un invito alle giovani generazioni nate da una felice mutazione che le rende capaci di Essere Montagna, l’invito a riscrivere la storia futura partendo da questa consapevolezza.

Link al testo ESSERE MONTAGNA (reprise 2021)

INCONTRIAMOCI https://www.davidesapienza.net/2019/01/01/incontriamoci/


Tutte le immagini contenute in questo articolo sono state prese dai link segnalati e/o dal web per puro scopo divulgativo, tutte le altre sono soggette a copyright. Immagine di copertina © Davide Sapienza