Mary-Jo
Mary-Jo ha scelto da sola il suo nome e il suo nuovo avatar ha
iniziato a comporsi in base alle specifiche scelte sul catalogo, e
alla personalizzazione-con supplemento-gestita da lei stessa.
Ora Mary-Jo ha un ologramma nuovo, molto attraente, che
prende docilmente il suo posto se non le va di uscire di casa.
Vetrina
Nei negozi specializzati, dal tetto pendono i fermentatori in cui,
illuminati da luci fredde, galleggiano i feti, costruiti secondo le
specifiche di chi li ha ordinati.
In linea di massima, anche i neri vogliono figli bianchi, con
grandi occhi azzurri e capelli biondi.
In linea di massima, scelgono quasi tutti il modello baby angel,
nelle sue ventiquattro varianti somatiche.
In linea di massima, il mondo sta avviandosi a diventare banale,
un mondo in cui i desideri dei genitori finiranno per
condizionare definitivamente i figli, che si assomiglieranno
tutti, ed il futuro della specie.
Scarpe
Mary-Jo desiderava un paio di scarpe adatte alla serata, ne dettò
le caratteristiche al sintetizzatore materiale, il biomisuratore
calcolò la taglia esatta, in pochi minuti furono scolpite dentro la
stampante tridimensionale.
Mary-jo indossò le scarpe, dopo averle lasciate raffreddare sul
condizionatore, pensando con soddisfazione interiore a quando
era costretta ad andare in giro nel traffico congestionato della
metropoli, perdendo un sacco di tempo nei negozi a cercare le
scarpe che le piacevano. Per non parlare della delusione
derivante dagli acquisti online: problemi con i materiali, con i
colori, con le taglie.
Mary-Jo prese una lastrina di psicofarmaci liofilizzati, dosati
secondo le esigenze della sua condizione emotiva, la mise sotto
la lingua, si guardò le gambe fasciate nelle calze fluorescenti,
rimirò le scarpe nuove, si sentì pronta alla festa.
Fiera
Alla Fiera della Psicoanalisi, gli stand sono arredati in maniera
sobria, si nota la prevalenza di chaise-longue d’autore, spesso
provenienti da collezioni private.
Scrivanie fine ottocento, manufatte in legni ormai estinti, e i
venditori di felicità ben pettinati e con il loro sicuro sorriso
sereno, dello stesso tipo di quello che saranno capaci di traslare
sul vostro viso. Denti bianchissimi inclusi, una équipe di
igieniste orali ora pronta a rifarvi la luminosità del ghigno,
a n c h e s i n t e t i z z a n d o u n a f o r n i t u r a d i d e n t i d a
installare, completamente nuovi.
Tutte le carte di credito sono accettate, pagate anche con il
vostro terminale palmare, la Banca Mondiale vi ricorda la
comodità di associare al pass digitale di accesso alla fiera un
conto con plafond illimitato, spendi oggi e paga dopodomani,
questo recitano gli ologrammi fluttuanti negli stand della fiera.
E se non volete partecipare di persona, potrete prenotare un
appuntamento online con il terapista desiderato, pagando anche
con criptovalute.
Fuori, negli ordinati parcheggi, branchi di Figli di Nessuno
aspirano idrogeno dagli scarichi ecologicamente corretti delle
limousine in attesa dei ricchi padroni.
Ratti
Il cielo brulica di astronavi, che lasciano scie argentate sul
verde muschio dello sfondo.
Le cupole urbane, climatizzate con immissione di mix
bilanciati di essenza profumate e neurotrasmettitori,
garantiscono un eccellente livello di soddisfazione per gli
abitanti delle colonie.
Nel sottosuolo invece, gli indigeni divorano tonnellate di
spazzatura, rinforzandosi sempre di più.
Da lì a poco, senza che nessun guru comunicazionale lo abbia
previsto, inizierà l’era del Ratto Dominatore.
Settecento milioni di ratti ipernutriti sono pronti a dominare
alcune migliaia di cloni umani, indeboliti dalle troppe comodità
dispensate dai robot: le macchine avrebbero tradito la loro
fiducia, ma ancora gli umani non lo sanno.
Foto di copertina: © Antonio Musotto
Si fa presto a dire Bio!
Sono nato a Palermo nel 1960, i miei mi hanno portato subito a mare e il mare è rimasto il mio elemento ideale. Studiai senza troppo entusiasmo “è intelligente, potrebbe fare di più ma non si applica” era il mantra dei miei insegnanti: mia madre, insegnante pure lei, rosicava da morire perché avevo imparato a leggere a tre anni seguendo Alberto Manzi in tv, e sapeva che le cose le sapevo, ma non lo dimostravo. Al liceo – e questo doveva farmi presagire il mio futuro – facevo i temi a tutti, o quasi tutti, ovviamente copiando il loro stile e stando bene attento che spuntassero un voto inferiore al mio. Maturità classica traumatica, laurea in farmacia con la velocità di speedy gonzales: avevo la Voigtlander di mio padre ma poi confrontandomi con gli altri studenti acquistammo le prime reflex elettroniche. Io comprai una Yashica FR1, che ho usato fino a poco prima del matrimonio. Per una decina d’anni ho fotogafato e filmato le tappe auxologiche dei miei figli, poi siccome ero stressato e a causa del lavoro di allora passavo tanto tempo a casa davanti al pc, ho cominciato a scrivere racconti. Ho ripreso a fotografare seriamente un giorno che, dopo avere regalato a mio figlio una pesantissima Nikon digitale, fui folgorato dalle Panasonic Micro 4/3: è ancora il mio sistema, e non lo cambierei perché è trasportabile, compatto, mangia poca batteria e mi fa fare belle foto. Sono uno che si concentra sull’inquadratura e non sulla tecnica, e la stessa cosa potrei dire della mia scrittura. Il racconto breve (non avrò mai la pazienza e la costanza di scrivere un romanzo) è una forma narrativa nella quale mi trovo a mio agio, Todo Mundo II è la mia ultima opera, non so se ultima ultima o no. Vivo a Palermo “vado in giro, vedo gente, faccio cose” nel campo delle biotecnologie e malattie genetiche rare. https://www.amazon.it/Sicilia-Ediz-illustrata-Antonio-Musotto/dp/8899003297