image_pdfimage_print

Lago di Fiastra ©(R)amingo

In attesa … mi avvicino all’edicola antistante l’ospedale S. Filippo Neri e trovo, nella vetrina “dimenticatoio” , un numero di Meridiani Montagne del 2012. L’attrazione principale è stata soprattutto la cartina allegata in scala 1:50.000.  Fra mappe e zainetti sono un morboso collezionista. Come se fossi sempre pronto alla fuga…

Inizio a sfogliare la rivista, edita negli anni in cui ho conosciuto i Sibillini. Oltre alla tristezza, particolarmente legata all’emotività per aver vissuto la terra tremante, inizio a notare molte foto che per me sono un vero colpo al cuore.

Guardo le immagini, belle foto di quei paesi soleggiati in cui mi sono spesso rifugiato nelle mie “ramingitudini”, le mie fughe misantropiche: Norcia, Visso, Castelluccio, Castelsantangelo sul Nera, Macereto, Sarnano, Amandola.

L’altro versante dell’Appennino. Ogni volta che oltrepasso la cresta, quella della sua sommità, mi succede come le balene quando perdono l’orientamento. Appunto ad Oriente, essendo io un italico occidentale. Col mare a sinistra e il nord magnetico… non riesco a concepire che, guardando verso quel punto cardinale che per il Feng Shui è la direzione in cui tutto va come base per posizionarsi (corpo, casa e suppellettili)  il mare sia a destra, ad Oriente…

Torno all’emozione.

I paesi delle foto, quelle belle foto colorate, oggi sono un cumulo di macerie, chi più, chi molto meno, per fortuna, o per impegno dei volontari e di quelle minime, molto discusse garanzie statali.

L’Italia è il mio paese, che amo, di cui però amo molto meno il suo popolo per molti, certi verso. Avrebbe delle potenzialità enormi, soprattutto per il turismo enogastronomico, ma anche solo per quel semplice panino mangiato in viaggio, magari appoggiato su un muretto o sulla sella della motocicletta.

Leggo di Lupi, della Sibilla, dell’Infernaccio, del Lago di Pilato, di quella pietra calcarea dove arrampicarsi e “sentirsi nulla nel Nulla, o tutto nel Tutto”, in quel silenzio in cui si crea il vuoto, privo di pensieri, di convenzioni numeriche legate al Tempo, alla civiltà irrispettosa dello scandire fluente vitale della Natura. Giro pagina. Altro colpo al cuore. Leggo “Corpo Forestale dello Stato”, quello Stato che ha ricollocato 7000 unità dei Carabinieri ambientali. Che ne ha soppresso il servizio antincendio affidandolo ad aeromobili privati. Con costi superiori. Molto.

Il Pian di Ragnolo. Una distesa di erba in altitudine con quel Rifugio dei Fratelli Cioci, un rifugio in tutti i “sensi”… ombre e luci… di quel tramonto sui tornanti con solo il borbottìo sommesso di un mezzo meccanico, un po’ timido nel rompere quella pace… Tutto con rispetto…

Due anni fa per una fase meditativa presi la motocicletta e seguii la strada che portava al lago di Fiastra. 2016. L’anno della botta grossa.

Dormivo nella mia minuscola tenda, una delle mie compagne di viaggio, al lato fuori sul cavalletto.

Il silenzio della notte in montagna, neanche un piccolo, sottile rumore.

Stentavo un po’ ad addormentarmi, ma quella piccola tenda era accogliente, protettiva.

Cominciò a muoversi. Un’onda proveniente da sud verso nord. La sentii nettamente. Ma quello che mi svegliò fu il tintinnìo delle posate delle masserizie appoggiate sulla motocicletta. Poi gli argini del lago… dove le rocce superficiali crollarono dentro l’acqua, producendo un rumore simile ad uno scarico di calcinacci.

Buio. Tutto buio e solo quelle stelle a fare da riferimento. Non impaurii fino a quando due ore dopo un’altra scossa… Pensai che da qualche altra parte avesse fatto danni…

2017. Sono tornato un anno dopo. Ho girovagato con la motocicletta nei dintorni. San Ginesio…Tolentino… Camerino… Pioraco… Amandola…Sarnano…Sant’Eutizio…

La visione di quei luoghi, la semplice chiacchierata al bar con quegli abitanti che hanno dovuto rivoluzionare la loro vita da sopravvissuti… tutto questo mi ha arricchito. Da viandante solitario…

2018. Ora ho quella mappa. Davanti ai miei occhi…. Un po’ perdersi… un po’ tornare.

Ma soprattutto dimenticare e non dimenticare.

Questa volta saremo in due.

(R)


Tutte le immagini contenute in questo articolo sono state prese dai link segnalati o per gentile concessione dell’autore, tutte le altre sono coperte dal diritto d’autore ©(R)amingo