IL CALCIO FEMMINILE

Finalmente. Finalmente il calcio femminile assurge agli onori della cronaca con un’emozionante partita d’esordio Australia – Italia, ai mondiali di calcio femminile, vinta dalle nostre Azzurre 2-1, vinta da noi donne. La cronaca della partita trasmessa in diretta da RAI 2 è presente su tutti i media, io mi limito a commentare il sentimento.

Abituati al divismo machista del calcio tradizionalmente appannaggio degli uomini, la partecipazione delle giocatrici italiane ai mondiali è una vera promozione del femminile in un ambito che ci ha sempre visto relegate a ruoli subalterni, anche in questo sport.

Le eterne seconde, se non ultime, oggi abbiamo dimostrato le nostre capacità e il nostro valore perforando gli stereotipi del dominio maschile, che ho visto sgretolarsi, durante lo svolgimento della partita, uno ad uno.

Serie e concentrate le giocatrici italiane capaci di strategia, nessuna virago in campo, ma giovani donne preparate e combattive, pronte al temuto confronto con le bionde e vigorose australiane, avversarie agguerrite grazie alla loro grintosa fisicità molto decantata dai commentatori. Solide colonne bene impostate e sostenute da una buona tradizione calcistica femminile.

La dominanza del maschile sicuro di sé e padrone del campo di calcio, è sostituita da un femminile pieno di intelligenza e dosata bellezza nell’aggiustarsi i capelli non per vanità, ma per consentire maggiore efficienza a corpi protesi a difendere e attaccare con determinazione e grande presa di coscienza del proprio ruolo.

Le maglie azzurre del calcio, per una volta, non hanno sottolineato sgarbate fisionomie maschili, ma  evidenziato giovani seni in guardia che assecondavano ogni movimento di corpi ben allenati a sostenere lo sforzo di una partita impegnativa.

Un emozionante debutto al quale spero facciano seguito altri meritati successi. Da donna e femminista lo auguro vivamente a tutte noi.