Nel 1989, a Oulu, i chitarristi Miika Tenkula e Sami Lopakka (chitarra) insieme al batterista Vesa Ranta fondano i SENTENCED.
La fase embrionale di quella che diventerà negli anni successivi una sfolgorante carriera, è caratterizzata dai classici canoni del Death Metal Europeo, canoni che incontriamo nella loro prima demo “When death join us”. Il successo è ancora lontanissimo ma, nel frattempo, si unisce alla band Taneli Jarva con il doppio ruolo di bassista e cantante.
Una piccola etichetta francese, a questo punto, si avvicina ai Sentenced che, nel 1991, pubblicano il loro primo lavoro “Shadows of the past”, mentre il 1993 regala i natali a “North from here”, disco che viene prodotto dalla nuova casa discografica di Tenkula e C., la Spinefarm Records, una delle punte di diamante della discografia finlandese.
Sotto l’ala della Spinefarm, i Sentenced evolvono la loro musica, privilegiando anche l’aspetto tecnico della composizione ed evolvendosi verso il Death Metal melodico, di cui sono considerati i padri fondatori.
“The Trooper”, un mcd uscito sempre nel 1993, è un chiaro omaggio agli Iron Maiden e segna anche la fine della collaborazione con la casa discografica nazionale.
L’ALBA
Nel 1994 la nave dei Sentenced punta verso la Germania, esattamente verso la Century Media, e dopo pochi mesi esce “Amok”. 35.000 copie vendute in tutte il mondo sono la conferma che ormai il successo è arrivato a Oulu.
Considerato un gioiello, “Amok” segna anche una nuova importantissima tappa nel processo evolutivo della Band, che approda definitivamente ad uno stile più lento e dove la melodia diventa l’asse portante delle canzoni.
Nel 1995 esce il loro secondo Mcd “Love and Death”, e come succede spesso in tutte le migliori band metal, con l ‘arrivo della notorietà nascono anche i problemi: Taneli Jarva, incapace, a suo dire, di sostenere le responsabilità derivanti dal successo, decide di lasciare il suo posto da cantante, permettendo così di aprire una nuova fase nelle parabola ascendente dei nostri Northernmost Killers
LA SVOLTA: VILLE
Ville Laihiala diventa il cantante dei Sentenced nel 1996, e, insieme al nuovo bassista Sami Kukkohovi, completano la line up che regalerà a tutti noi le pagine più belle della storia di questo gruppo.
Uscito nell’inverno del 1996, “Down” è eletto ALBUM DEL MESE da tutte le riviste del settore, ed è anche il chiavistello con cui Ville e soci apriranno le porte del mondo. Il 1996 e il 1997 vedono i nostri infatti, approntare tours in tutta Europa, in America e nell’immancabile Giappone.
SULLA VETTA DEL MONDO: FROZEN
Pochi gruppi possono vantarsi di essere considerati i codificatori di un genere musicale, coloro ai quali tutti i musicisti successivi si ispireranno, coloro che solo a nominarli, è automatico associare a determinati suoni, testi e atmosfere…(tipo gli Helloween con il Power Metal)
I Sentenced, con “Frozen” (1998), inventano e, allo stesso tempo, portano alla massima espressione un nuovo genere: IL SUICIDE METAL.
Disperazione e melodia sono gli ingredienti principali di un cocktail che viene valorizzato da una forte dose d’ironia; questo fa di “Frozen” una pietra miliare nella storia del metal.
Il nuovo millennio nasce sotto il segno di “Crimson”, album chiamato a rinverdire i fasti del suo illustre predecessore, e, come al solito, le aspettative dei fans non sono disattese.
In Finlandia i Sentenced diventano una vera e propria mania e “Crimson” scala tutte le classifiche, e, anche fuori del circolo polare artico, vengono ormai collocati nel Pantheon dell’ Heavy Metal.
“The axe, the bottle and the rope
The feeling there really is no more hope…”
Sono le parole che racchiudono l’immortale incipit della canzone più bella mai scritta dai Sentenced: “No one there” chiude in maniera trionfale “THE COLD WHITE LIGHT”, l’album del 2002, un disco che guarda alle spalle e tuttavia rappresenta ancora un passo in avanti nella strada intrapresa con “Down”. L’album, però, è forse il primo che divide nettamente in due il fronte della SENTENCED ARMY, da molti idolatrato, da altri, per lo più fans di vecchia data, poco considerato.
IL FUNERALE
Un comunicato, datato febbraio 2005, annuncia il suicidio artistico dei cinque Northernmost Killers (soprannome dei Sentenced) , ma il testamento che ci lasciano è uno di quelli destinati a far si che lo loro scomparsa sia rimpianta per sempre.
“The Funeral Album” è l’ultimo regalo che i nostri eroi ci hanno voluto lasciare a loro infinito ricordo; avrebbero potuto accontentarsi di un dischetto senza infamia e senza lode, e, invece, hanno sfornato l’ennesima perla di una carriera irripetibile: 13 canzoni una più commovente dell’altra.
I motivi che hanno portato Ville, i due Sami, Mika, e Vesa a lasciarci soli in questa valle di lacrime, vanno tutti ricercati fuori dall’ambito musicale.
In una delle mille interviste rilasciate per spiegare la fine di questa incredibile avventura Miika Tenkula ha detto:
“Più la nostra musica è diventata popolare più sono aumentati i sacrifici, e, di pari passo, le nostre vite private si sono incasinate a dismisura. Alcuni di noi si sono sposati, alcuni hanno fatto figli, e non c’è più la volontà di fare questi sacrifici per il gruppo”.
Della vita sulla strada ha tracciato questo quadro:
“Non abbiamo mai visto l’aspetto per così dire glorioso della cosa, andare in tour per il mondo, suonare in giro e roba del genere… anzi, l’abbiamo sempre visto come un male necessario per poter suonare la nostra musica e registrare dischi. Quando vai in tour fondamentalmente esisti per un’ora al giorno. E tutto il resto è nulla, è solo merda mentre aspetti quell’unica ora. Mentalmente non è per niente salutare, ti porta, ad esempio, a bere tantissimo, il che ovviamente crea ancora più problemi. Quando torniamo da dei tours lunghi siamo sempre delle specie di zombies, non capisci nemmeno più se sei vivo o no”.
Chiudere una biografia di un gruppo che per te ha rappresentato tanto, a cui devi anche una parte di quello che sei, è un’impresa quasi impossibile, potrei trovare cento parole ad effetto, usare i loro testi o migliaia di citazioni, ma sarebbe inutile…ognuno custodisce queste parole in fondo al proprio cuore.
In loving memory of Miika Tenkula (Muhos, 6 marzo 1974 – Muhos, 18 febbraio 2009)
“Death is not the greatest of evils: it is worse to want to die, and not be able to”
Discografia:
1991 – Shadows of the Past
1993 – North from Here
1995 – Amok
1996 – Down
1998 – Frozen
2000 – Crimson
2002 – The Cold White Light
2005 – The Funeral Album
DVD
2006 – Buried Alive
Video musicali
1994 – Nepenthe
1996 – Noose
1996 – Bleed
1998 – The Suicider
1999 – Killing Me, Killing You
2002 – No One There
2005 – Ever-Frost
2005 – Despair Ridden Hearts
Sito Ufficiale: http://www.sentenced.org/
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Lettore compulsivo, considera i libri dei veri e propri amici. Altra grande passione è la musica metal, grazie alla quale collabora per alcuni anni come redattore e animatore del forum di Metal.it, soprattutto nell’ambito Melodic Black Metal. Tra un libro e un disco si laurea in Scienze Politiche e grazie anche ai testi delle canzoni, si appassiona alla Storia Medievale, percorrendo un nuova e felice avventura accademica.