Claudia Vannini
Ph. © MjZ
“La transizione è una cultura. Vi sono tre aspetti che ogni cultura deve possedere: la produzione materiale attraverso delle tecniche, la riproduzione biologica che permette di trasmettere l’esperienza da generazione in generazione e la produzione di significati. Se non li produce non è una cultura”.
Ricordando Eugenio Barba, concepisco un’Antropologia Fotografica intesa come la capacità della mia attrice di entrare in un determinato scheletro/pelle, in un determinato comportamento scenico, anche se fuori dal suo contesto e della sua geografia di stereotipo, per favorire una trasculturalità dei principi che ritornano attraverso l’immediatezza dell’immagine.
La fotografia mi permette di non appartenere a nessun luogo, di non essere ancorata a una sola prospettiva , di rimanere in transizione.
Nel contesto quotidiano il corpo è condizionato dalla cultura, dallo stato sociale. In un contesto extraquotidiano o in un de-contesto il corpo artificiale/artistico può diventare credibile e raccontare la sua storia.
Tutte le immagini contenute in questo articolo sono coperte dal diritto d’autore ©MjZ
Monja Zoppi, nata a Roma, laureata in Lettere presso “La Sapienza” di Roma – D.A.M.S. – Dipartimento Discipline delle Arti, della Musica e dello Spettacolo, con una tesi in Storia del Teatro e dello Spettacolo sulla Commedia dell’Arte in Francia. Consegue un Master in Fotografia presso lo I.E.D. – Istituto Europeo di Design di Roma. Esperta di comunicazione visiva, ha redatto numerosi progetti fotografici in cui coniuga la sua professione con le passioni per l’Architettura, l’Arte ed il Cinema. Grande viaggiatrice, curiosa delle diverse culture e usanze, ha realizzato numerosi reportages fotografici, utilizzando lo pseudonimo @MjZ, curandone soprattutto l’aspetto sociale; significativi sono quelli su: Stati Uniti d’America, America Centrale, America Latina, Cina e Africa. Co-fondatrice di Diatomea.net divulga progetti svolti singolarmente e collettivamente sulla piattaforma web.