“L’alba di un nuovo giorno”

Monumenta et metus.
Memini

Gli instancabili Gemelli del giallo, Alberto e Giorgio Ripa, di nuovo sulle scene con un avvincente thriller culturale: L’alba di un nuovo giorno, il loro quinto romanzo dato alle stampe.

Personaggi
e interpreti il detective italo-inglese Tobia Allievi e il London team, la
squadra investigativa dell’Europol, composta da esperti nelle varie discipline
forensi.

In questa vicenda Tobia Allievi si trova alle prese con il ritorno di una vecchia conoscenza: Latin killer evade dal carcere rendendosi latitante (abbiamo incontrato Latin killer in un precedente romanzo: Melodia fatale).

Domitilla
Di Mauro, la terminologa del London Team, nel corso del tempo divenuta moglie
di Tobia Allievi e madre della piccola Aurora, anche in questa avventura  ha il compito di scardinare un sofisticato
labirinto lessicale, che è la vera singolarità dei romanzi dei fratelli Ripa. Leggeteli
e capirete.

Una sfida condotta dal serial killer, volta a confondere chi si farà carico dell’indagine, rendendo ancor più enigmatica  la ricerca della verità.

Alberto
e Giorgio Ripa, di professione chimici, si sono scoperti, quasi per caso,
navigati ideatori di fitti intrecci narrativi che catturano il lettore
risucchiandolo in un vortice di misfatti e depistaggi,  chiedendogli di cooperare. In qual modo potrà
farlo? Seguendo il filo di Arianna che lo guiderà verso l’uscita dal labirinto
narrativo.

Per catturare l’assassino è d’obbligo percorrere un dedalo ricco di rimandi al mondo classico, ideato da una mente deviata, appartenente a un soggetto criminale al quale non basta la “soddisfazione” di aver commesso più di un delitto; Latin killer deve espandere il suo perverso piacere seminando indizi costituiti da frasi in latino, per tenere in scacco gli investigatori: segnatamente l’introverso profiler Tobia Allievi – Allievi sente ancora vivo dentro di sé il dolore del bambino traumatizzato dalla perdita precoce del padre – affiancato dalla consorte Domitilla, ruolo chiave al pari del titolare delle indagini.

Il cadavere di una ragazzina di undici anni  è ritrovato nel fossato della Torre di Londra; Kate Scott, così si chiama la prima vittima, indossa un tutù, ha un dito indice mozzato e infilata in gola una cartolina raffigurante la Danza macabra di Clusone, provvista di un messaggio in latino scritto a mano con il sangue e  firmato con la lettera H; accanto alla vittima un tappeto persiano e un carillon che suona un brano dal quarto movimento della sinfonia numero quarantacinque di Haydn.

In questo coinvolgente thriller c’è spazio anche per una new entry nelle fila del gruppo investigativo: Bianca Valenti, grafologa amica di Domitilla; Bianca collabora alle indagini per quanto di sua competenza, ossia contribuire alla cattura dell’autore della serie di omicidi di cui si narra, per mezzo dell’analisi grafologica: “Non riesce a controllare le sue spinte emotive e spesso agisce in modo irrazionale. E cosa c’è di più irrazionale di un omicidio? ”

Ricostruire il profilo psicologico dell’assassino è di sicura utilità per far luce sulle vicende di cui è costituito il caso e dissolvere il mistero: tra una Londra alle prese con le Olimpiadi del 2012, Ginevra e la Val Seriana, tra circostanze risalenti alla seconda guerra mondiale e fatti più recenti; cruciale il coinvolgimento del noto apparato di sicurezza nazionale, il Servizio segreto di Sua Maestà.

Anche in questa storia criminale alquanto adrenalinica, non mancano gli ingredienti di un buon  thriller: ritmo, tensione, immedesimazione, agnizione; effetti garantiti dai tecnicismi costruttivi del testo che ben si accordano accontendando, in tal modo, anche il lettore più esigente e smaliziato. Con  L’alba di un nuovo giorno Alberto e Giorgio Ripa si confermano autori capaci di trovare la misura aurea per stimolare l’attenzione di una platea che cerca sia l’intrattenimento, sia il ragionamento. Un’opera riuscita è quella che favorisce la rilettura.

Cari lettori, l’alba di un nuovo giorno sta per arrivare.


Dei Gemelli del giallo ricordiamo i seguenti titoli: Melodia fatale, L’ultima mossa, Attrazione fatale, Le ali della vendetta.


Alberto e Giorgio Ripa sono nati a Milano nel 1962. Hanno frequentato entrambi il liceo classico, diplomandosi con la stessa votazione, e si sono laureati nel 1985 a poche ore di distanza l’uno dall’altro. Alberto in chimica e Giorgio chimica industriale; non indovinereste mai: stesso voto di laurea.


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